Il mitomane, seconda parte

25 01 2009

Eccoci qua finalmente a casa, è stata un’ora di ciondolamento perpetuo chiuso nel retro di un vecchio Daily, un po’ versione carro bestiame più profumato ma con eguale livello di pulizia oserei dire, gentilmente offerto da un amico di mio padre, mezzo che mi ha permesso di scortare il mio tesoro fino a destinazione per riporla accanto alla sorellona maggiore che da oggi le farà compagnia tra le 4 fredde mura del mio garage…

 

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Mattina d’Inverno

15 01 2009

Il motore freddo in una gelida mattina d’inverno, oltrepassata la linea di demarcazione della proprietà privata, costringe inevitabilmente ad un’andatura trotterellante, come la maggior parte delle persone potrà pensare… Ma niente paura, è solo una condizione temporanea ovviamente! Giusto il tempo che ci impiega l’aria a farti desiderare di non avere più le gambe perché, in ogni caso, la sensazione che percepisci dati i 2 gradi dell’aria è la stessa… E’ cosi che ormai intorpidito dall’unico ostacolo che ti divide dalla tua scarica di adrenalina giornaliera non puoi fare altro che due cose: rinunciare, oppure far ruotare quella cosa con 5 dita attaccata in fondo al braccio destro, che contiene ciò che può cambiare una gelida giornata invernale trasformandola in un inferno di ormoni e calore… E’ un crescendo di suoni, un urlo che riecheggia per chilometri nelle sconfinate campagne della vecchia padania, il cambio un pò ruvido non è mai stato un problema e devo ammettere che la rugiada ghiacciata che ricopre interamente tutto ciò che mi circonda fa un certo effetto, ma d’altronde è Natale… E’ un pò come la nutella: che mondo sarebbe senza?

mattina-dinverno

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Il mitomane, prima parte

9 12 2008

Sabato. Ho aspettato pazientemente per quattro anni questo momento, finalmente siamo qua e ci siamo tutti: io, mia sorella, mio padre e perfino mia madre, un evento! Simone ci conduce alla sua villa.

Sinceramente non so a quanti di voi, sia mai capitato di “uscire dai pantaloni” con relativo scintillio d’occhi dalla felicità… Io signori, i vestiti me li sono letteralmente strappati a morsi da dosso! Perché quando la clair del box di quel timido ragazzo di campagna si solleva, lei è li, davanti a me, è li! E non importa che sia senza ruota posteriore, appoggiata su un vecchio ceppo di legno, la mia unica ragione di vita è li, e questo mi basta; mi avvicino quasi con rispetto, lentamente, per non rovinare quel magico momento…

”La vuoi sentire accesa?” mi fa lui …vuoto… ”la vuoi sentire accesa?” mi ripete…”Sì certo” annuisco con il capo io, in un gesto quasi convulso… non ho neanche il tempo di rendermi conto di ciò che sta succedendo…

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