Sabato. Ho aspettato pazientemente per quattro anni questo momento, finalmente siamo qua e ci siamo tutti: io, mia sorella, mio padre e perfino mia madre, un evento! Simone ci conduce alla sua villa.
Sinceramente non so a quanti di voi, sia mai capitato di “uscire dai pantaloni” con relativo scintillio d’occhi dalla felicità… Io signori, i vestiti me li sono letteralmente strappati a morsi da dosso! Perché quando la clair del box di quel timido ragazzo di campagna si solleva, lei è li, davanti a me, è li! E non importa che sia senza ruota posteriore, appoggiata su un vecchio ceppo di legno, la mia unica ragione di vita è li, e questo mi basta; mi avvicino quasi con rispetto, lentamente, per non rovinare quel magico momento…
”La vuoi sentire accesa?” mi fa lui …vuoto… ”la vuoi sentire accesa?” mi ripete…”Sì certo” annuisco con il capo io, in un gesto quasi convulso… non ho neanche il tempo di rendermi conto di ciò che sta succedendo…

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